Mario Cordone - Socio Onorario
Il nostro primo socio Onorario non poteva essere che lui: Mario Cordone. Un personaggio eccezionale per spirito, forza e memoria.
Il sig. Cordone, che abbiamo conosciuto al raduno di Balocco del 2012, è stato uno dei collaudatori del prototipo della Alfasud in Svezia. I suoi racconti sono stati molto utili e ci hanno permesso di capire tante cose in più sulla vettura che tanto amiamo.
Iniziamo con ordine: due vetture sono state spedite in Svezia per essere collaudate a temperature rigide. Si trattava di due prototipi, il numero quattro e cinque, costruiti a mano e immatricolati come esemplari unici dalla Autodelta. I colori erano arancione e azzurro, entrambi colori scelti da Giugiaro e mai entrati - in queste tonalità - nella tavolozza Alfasud. Questi due prototipi vennero affiancati da vetture molto diffuse al tempo in Svezia ovvero la Renault 12 (la più venduta di quella categoria) e la Volvo serie 200, vettura poi abbandonata perché non coerente per un confronto oggettivo per prezzo e dimensioni.
Tra i racconti di Mario Cordone senza dubbio il più affascinante è quello di quando si videro sbarrati la strada da una renna: questo colosso a quattro zampe fu evitato all'ultimo momento scartando sul ciglio della strada. La neve fresca si intrufolò nel motore e fece saltare la cinghia di una bancata. Questo difetto venne stranamente ignorato dalla Alfa Romeo che vi pose rimedio solo molti anni dopo con l'aggiunta di carter riparo sulle cinte.
Ci ha raccontato sempre il sig. Cordone di come venissero utilizzati per i prototipi solo carburatori Solex: "Semplice" dice Mario "Weber non ce li dava perché era troppo legata a FIAT, DellOrto ce li faceva pagare tutti, la Solex era l'unica che ci riempiva di bancali di carburatori gratis!"
Ma la soddisfazione più grande l'abbiamo avuta quando ci ha descritto l'avvio delle vetture dopo la notte più rigida in Svezia a meno quaranta gradi: "l'unica tra Volvo, Renault e mezzi di servizio che si è accesa senza il minimo problema è stata l'Alfasud".
Evviva l'Alfasud, Evviva Mario Cordone