Carlo Verdone - Socio Onorario
Il Club può vantare tra i propri soci un VIP di eccezione: Carlo Verdone. Grazie al suo film Bianco, rosso e Verdone del 1981 la memoria della Alfasud ha superato i
margini del collezionismo per toccare quasi la sfera del "mito". Per i ragazzi degli anni Ottanta stiamo parlando di una pietra miliare del cinema; Verdone - alias Pasquale Amitrano - è affiancato nel suo viaggio da questa co-protagonista eccezionale: l'Alfasud.
Alla consegna della tessera di socio onorario il presidente Luigi Cecconi, una volta presentatosi a nome del Club, non ha neanche dovuto spiegare i motivi per cui si trovava lì, Carlo Verdone ha immediatamente capito e ricordato la vettura.
Leggenda vuole che questa Alfasud e le altre auto del film siano state fornite da Fabrizio Bracconeri, amico e meccanico di Verdone, che poi impersonerà il "roscio" su Acqua e Sapone del 1983.
In particolare si tratta di uno dei primissimi esemplari usciti dalla fabbrica di Pomigliano; lo si può riconoscere da diversi dettagli quali: le cerniere piccole del baule, lo specchio rettangolare, le maniglie tiraporta interne nello stesso colore dei pannelli. I più attenti avranno notato che con il colore rosso Alfa dovrebbero esserci interni neri, questo piccolo "clue" è svelato dalla scena finale del film in cui si nota, una volta rimosso il parabrezza, una verniciatura dei montanti bianco Capodimonte, colore coerente con l'interno tabacco. L'Alfasud usata quindi è stata riverniciata rossa per il film.
Il Club, nella persona di Renato Antonetti, grande appassionato della vettura e del film, aiutato dal presidente Luigi Cecconi, ha voluto rendere omaggio a questa pellicola e a tutto quello che ha rappresentato per il periodo storico personale e sociale italiano. Presa una Alfasud rossa del 1973 appartenuta per quarant'anni allo stesso proprietario, è iniziata la "ametranizzazione" - perfettamente reversibile ovviamente - che ha investito tutte le caratteristiche peculiari del mezzo, primo fra tutti l'interno in pelliccia.